Innovazioni tecnologiche rivoluzionarie nella lotta al diabete

Innovazioni tecnologiche rivoluzionarie nella lotta al diabete

Il diabete influisce sulla vita quotidiana di oltre 425 milioni di persone in tutto il mondo ed è una delle maggiori sfide per la salute di questo secolo. L’epidemia sta guadagnando costantemente terreno e dovrebbe colpire il 10% della popolazione mondiale entro il 2040.

Diversi tipi di diabete

Il diabete fa sì che il livello di zucchero nel sangue, noto come glicemia, sia elevato in modo cronico ed abnorme. Questa iperglicemia cronica è principalmente dovuta alla mancanza o all’inefficienza dell’insulina, un ormone prodotto dal pancreas essenziale per l’assimilazione e lo stoccaggio del glucosio da parte delle cellule.

Contrariamente a quanto si pensi, il diabete non è un solo tipo di malattia: esiste in due forme con cause diametralmente opposte. Il diabete di tipo 1 (10% dei diabetici) è una malattia autoimmune che colpisce di solito bambini e adolescenti; le cellule pancreatiche che producono insulina vengono gradualmente distrutte dal sistema immunitario del paziente, con conseguente carenza di insulina.

Il diabete di tipo 2, la forma più comune (90% dei diabetici), di solito colpisce le persone anziane. La malattia ha principalmente le sue origini nella storia familiare, dieta squilibrata, mancanza di attività fisica e eccesso di peso. Questo stile di vita dannoso interrompe l’efficacia dell’insulina e danneggia gradualmente il pancreas, che finisce per non essere più in grado di produrne abbastanza.

Il costo allarmante del diabete in termini umani ed economici

I diabetici lottano costantemente per stabilizzare la loro glicemia. Livelli di zucchero nel sangue permanentemente elevati possono col tempo causare lesioni vascolari diffuse che colpiscono il cuore, gli occhi, i reni e il sistema nervoso. Il diabete è una delle principali cause di malattie cardiovascolari, cecità, insufficienza renale e amputazione degli arti inferiori.

Le complicanze legate al diabete hanno causato nel 2017 4 milioni di decessi, pari a uno ogni otto secondi. Il diabete rappresenta il 10,7% della mortalità globale, superiore al numero di decessi per AIDS, tubercolosi e malaria messi insieme.

Oltre al carico umano, il diabete ha anche un notevole impatto economico sui nostri sistemi sanitari, con un costo di quasi 740 miliardi di euro, pari al 12% della spesa sanitaria globale.

 Le nuove tecnologie offrono speranza nel controllo del diabete

Di fronte a queste cifre allarmanti, le nuove tecnologie svolgeranno un ruolo chiave nella prevenzione del diabete e nella riduzione delle complicanze associate. Una delle maggiori sfide è quella di riuscire a bilanciare la glicemia dei diabetici a lungo termine per evitare o ritardare eventuali complicazioni.

La capacità di misurare continuamente la glicemia utilizzando un sensore attaccato al braccio è un importante sviluppo tecnologico. Semplicemente scansionando il sensore, un diabetico può conoscere il suo livello di glicemia in tempo reale tramite uno smartphone e regolare di conseguenza la dose di insulina. Oltre alla comodità quotidiana offerta da questi tipi di soluzioni, numerosi studi hanno dimostrato che i diabetici che li utilizzano sono più proattivi nel monitorare la loro glicemia (13 scansioni al giorno), migliorando significativamente la stabilità dei livelli di zucchero nel sangue e riducendo così il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari.

I futuri progressi tecnologici permetteranno ai diabetici di non doversi più preoccupare di gestire la glicemia: l’intelligenza artificiale (AI) alimentata da algoritmi complessi e di autoapprendimento lo farà per loro. Combinati con sensori e una pompa per insulina, questi sistemi di intelligenza artificiale saranno in grado di calcolare e gestire la dose di insulina esattamente al momento giusto, senza intervento umano. Questo è l’obiettivo dello sviluppo di un “pancreas artificiale“. Uno dei pionieri della tecnologia, la start-up francese Diabeloop, ospitata all’interno dell’hub per l’innovazione “Le Village” di Crédit Agricole a Parigi, ha riportato risultati iniziali molto incoraggianti.

Tuttavia, rimangono numerosi ostacoli nel percorso verso un sistema di intelligenza artificiale in grado di gestire autonomamente i livelli di zucchero nel sangue tenendo conto dei fattori esogeni che influenzano la glicemia, come i pasti e l’attività fisica. Per raggiungere questo obiettivo, gli algoritmi non devono concentrarsi su un’equazione con una sola variabile, la glicemia; piuttosto, devono far parte di un approccio che tenga in considerazione più variabili in grado di fornire una risposta globale e personalizzata. Per trattare e controllare il diabete, questi algoritmi dovranno essere in grado di comprendere le abitudini di vita (dieta, schema del sonno, ecc.), la psicologia del paziente e l’intera serie di fattori che influenzano direttamente o indirettamente la malattia. Grandi volumi di dati generati da oggetti connessi dovranno essere inseriti in questi algoritmi, insieme a tutti i risultati, analisi, rapporti dei medici e dati genetici, in modo da essere in grado di elaborare il profilo diabetico del paziente più completo possibile.

Superare questa barriera consentirà agli algoritmi di avere un impatto maggiore sul controllo del diabete. Saranno in grado di agire in modo predittivo, determinando con precisione le implicazioni dello stile di vita di un diabetico sul decorso a lungo termine della malattia e fornendo soluzioni personalizzate (medicina di precisione) per salvaguardarlo dalle complicazioni.

— Julien Gamon, Senior Advisor Telecoms, Credit Agricole S.A.

 

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